Consumi: Coldiretti, sostenere la filiera ittica made in Italy

(DIRE-SIR) – Da qui l’invito di Coldiretti Impresapesca a “sostenere la filiera ittica made In Italy acquistando direttamente dai produttori o nei mercati ittici a km zero, a partire da quelli di Campagna Amica”. In questo modo si porta in tavola “un prodotto di alta qualità, come le triglie, ad un giusto prezzo, sostenendo i pescatori italiani e aiutando l’ambiente, poiché il pesce a km zero non deve percorrere lunghi tratti prima di arrivare nel piatto”. Questa è “l’ennesima dimostrazione – denuncia Coldiretti Impresapesca – del fatto che l’attuale meccanismo di arresto delle attività è sbagliato, in quanto non premia i produttori, né tutela la risorsa, non tenendo peraltro conto del fatto che solo alcune specie ittiche si riproducono in questo periodo. Il fatto di togliere poi il pescato Made in Italy dal mercato proprio nel periodo di massimo consumo non fa altro che favorire le importazioni di prodotti ittici dall’estero, i cui arrivi si sono, non a caso, moltiplicati negli ultimi anni, fino a raggiungere nel 2015 quota 769 milioni di chili, dei quali ben il 40% viene da paesi extracomunitari secondo l’analisi della Coldiretti. Senza dimenticare che sulla ripresa delle attività pesa il mancato arrivo dei fondi per il fermo 2015, il cui sblocco era stato annunciato nel luglio scorso, con i pagamenti che sarebbero dovuti scattare da settembre”.

(www.dire.it)

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