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Lituania: documento dei vescovi sulle elezioni del 9 ottobre. “Partecipazione è dovere dei cristiani”

I cittadini lituani andranno a votare domenica 9 ottobre per eleggere i 141 parlamentari del Seimas, ma già da mercoledì le urne sono a disposizione in alcuni seggi per il cosiddetto “early vote”. Dopo 4 anni di governo socialdemocratico, il partito del premier Algirdas Butkevičius è ancora in vantaggio nei sondaggi pre-elettorali, seguito a ruota dall’Unione dei contadini e dei verdi e dalla coalizione Unione della patria-cristianodemocratici. “Svolgere questo dovere civico è segno di amore per la patria e preoccupazione per il suo futuro; per i cristiani è un obbligo derivante dall’impegno per il bene comune”, hanno scritto i vescovi in un messaggio che invita a partecipare alle elezioni e a indicare la propria lista di candidati secondo un criterio fondamentale: “la cultura morale”, orientata all’“unità e alla solidarietà, a volte carente in Lituania oggi”. Principio fondamentale della democrazia è “l’incondizionato rispetto per l’individuo, che deve essere difeso e protetto dal suo concepimento fino alla morte”, anche nel caso di “persone con disabilità o che soffrono di una malattia incurabile”. “La solidarietà comincia nella famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna”, precisano i vescovi. “Non dobbiamo essere passivi osservatori della storia, ma partecipanti attivi, consapevoli del fatto che il rispetto dei valori morali fondamentali è un prerequisito per vivere nella terra che tanto i padri hanno desiderato di rendere libera”.

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