Sinodo giovani 2018: don Falabretti (Snpg), “un gesto di cura e attenzione nei loro confronti”

“Siamo felici per questa attenzione di Papa Francesco e della Chiesa al mondo giovanile. Lavorando con i giovani, sentiamo che ogni gesto di cura nei loro confronti aiuta il lavoro quotidiano di accompagnamento che vive di soddisfazioni ma anche di difficoltà, di fatiche e di silenzi”. Don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei (Snpg) commentà così, al Sir, il tema della XV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si terrà nell’ottobre 2018, “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Per il responsabile Snpg “è significativo che il Sinodo ponga al centro la scelta vocazionale del giovane quindi il tema del trovare il proprio posto nel mondo. Farsi domande sulla fede dei giovani è anche interrogarsi sulla fede degli adulti”. L’auspicio è che gli adulti “non guardino ai giovani come delle telecamere messe sui droni, come una realtà esterna che li osservi dall’alto e da lontano. I giovani sono come i polmoni, sensori dell’aria che tira; se questa è viziata, cattiva, tossiscono. Il mondo giovanile è un rilevatore del clima che stiamo vivendo. Accompagnarli nel loro cammino vuol dire anche aiutarli a partecipare attivamente alla costruzione della Chiesa e della società”.

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