Colombia: Endrizzi (docente di scienze politiche), “incredulità per vittoria del no, ma non si può fermare tutto”

“Qui nessuno se lo aspettava, il risultato è stato accolto con incredulità e molta emotività, ho visto tante persone piangere”. È questo il parere di Dimitri Endrizzi, docente di scienze politiche all’Università Cattolica della Colombia di Bogotá e all’Università di Salerno. “In queste settimane – dice il docente al Sir – ci sono state troppa sicurezza e autocelebrazione. Chi era per il no ha votato in massa, chi era per il sì pensava che il risultato fosse scontato. Poi ci si è messo il ciclone Matthew, che ha falcidiato la Costa atlantica, dove la maggioranza era per il sì. In quelle regioni molti non sono riusciti a votare”. Prosegue Endrizzi: “E dire che questo era un plebiscito non necessario. Lo scorso anno è stato qui un giurista italiano Luigi Ferrajoli. Aveva tenuto delle conferenze per sostenere la tesi che il plebiscito non andava fatto, dato che una maggioranza non poteva decidere su un diritto fondamentale fissato dalla Costituzione”. Ora, secondo il docente, “io penso che faranno qualche modifica e approveranno il nuovo accordo senza tornare a rivolgersi al popolo. Certo, le Farc qualche concessione sul futuro politico potrebbero farla… però sulla giustizia non penso proprio. Ma non è pensabile che si fermi tutto e che si torni indietro”.

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