Monsignor Galantino: no a “imprenditori della paura”, la Chiesa “non è nata il 13 marzo 2013”

“Continuo a considerare imprenditori della paura quanti, pur di raccattare voti, non sono capaci di dare risposte sensate alla paura, giustificata e diffusa. Non ho cambiato idea rispetto a quanti non sono capaci di avere un guizzo di buon senso”: queste le parole di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nel suo intervento al convegno della Cisl sul tema dei migranti, in corso questa mattina a Roma. Mons. Galantino, che aveva preparato un intervento scritto, ha esordito invece a braccio facendo riferimento alla distorta percezione che ha l’opinione pubblica nei confronti del tema immigrazione. “Purtroppo chi favorisce la discrasia tra la realtà e una visione della realtà non sono solo persone comuni che fanno commenti al ‘Bar sport’ ma quelli che hanno ancora troppa visibilità – ha affermato -. Attenti alle frasi gridate e scritte su qualche maglietta! La Chiesa non è nata il 13 marzo 2013 con l’elezione di Papa Francesco e, mi dispiace per qualcuno, ma non è nemmeno morta allora”. “L’estate scorsa – ha ricordato – sono stato travolto da una aggressione sistematica su questi temi: io non ho fatto né un passo indietro né mi sono pentito. La paura di perdere la propria identità diventa nevrosi, soprattutto quando il sentimento di identità è debole in partenza. Più svendiamo valori e cultura più tagliamo le ali ad ideali alti”. Tra qualche mese, ha osservato, “comincerà la storia dei presepi e dei canti natalizi che confondono integrazione con appiattimento. Ma chi l’ha detto che danno fastidio?”. “A chi arriva – ha detto più avanti – bisogna ribadire che la convivenza è il rispetto delle regole e della cultura. Non aiuto chi arriva rinunciando alla mia cultura”.

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