Monsignor Galantino: dopo referendum Ungheria sui migranti “Europa ancora assente”

Sui migranti “l’Europa continua ad essere assente” e a “fare solo gli interessi di alcuni” mentre dovrebbe dire “parole forti e chiare”: così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commenta al Sir la posizione dell’Europa sul tema migrazioni all’indomani del referendum in Ungheria, a margine di un convegno sui migranti organizzato a Roma dalla Cisl. “Mentre l’Europa dibatte, continua a discutere e a fare convegni – risponde mons.Galantino – c’è gente che ancora muore e che non viene trattata come persona. C’è gente che di fronte al fallimento di questo referendum continua ancora e con arroganza a fare affermazioni che hanno poco di umano, di civile. Da questo punto di vista sicuramente l’Europa continua ad essere assente”. La Chiesa italiana chiede nuovamente “all’Europa di fare l’Europa e non solo gli interessi di alcuni” o di “tacere invece quando c’è da dire parole forti e chiare”. “Organismi che dovrebbero essere guida e luce per l’Europa – precisa – continuano a insistere solo su quello che conviene”. La questione, invece, “è stare attenti ad accogliere, accompagnare e integrare – sottolinea -. C’è bisogno di una politica diversa. L’Italia sta facendo tanto e bene ma anche l’Italia ha bisogno di sviluppare maggiormente progetti in direzione dell’integrazione. Con una avvertenza: integrazione non vuol dire appiattimento ma rispetto delle leggi, dell’identità, delle dignità di chi accoglie e di chi viene accolto”. A tre anni di distanza dalla tragedia di Lampedusa, ricorda “purtroppo c’è il grande rischio di cadere nella retorica, perdere di vista le storie e fare i conti solo con i numeri”

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