Migranti: Cisl, “tra 15 anni raddoppieranno gli immigrati occupati in Italia, saranno 4 milioni”

Tra 15 anni raddoppieranno gli immigrati occupati in Italia: dagli oltre 2 milioni del 2015 a 4 milioni stimati nel 2039, invertendo la dinamica declinante dei flussi di migrazione per lavoro, che dal 2010 è calata dell’84%. Il contributo al Pil crescerà dal 9 al 15%. E’ la stima fatta dalla Cisl, sulla base di dati della Fondazione Moressa, durante il convegno sui migranti in corso oggi a Roma. Secondo i dati della Cisl gli immigrati nel 2030 saranno il 14,6% della popolazione (oggi sono l’8,2%). Oggi hanno un regolare contratto di lavoro 2.294.000 immigrati, di cui 1.238.000 uomini e 1.056.000 donne, il 70% sono operai (di cui il 40% guadagna meno di 800 euro mensili). La Cisl chiede che l’Europa avvii con i Paesi di provenienza dei profughi africani “politiche di cooperazione, di scambi culturali, di formazione delle competenze professionali e dei gruppi dirigenti, di migrazioni circolari e reciproche”. “L’Italia ha bisogno di una svolta complessiva nella strategia europea per affrontare con efficacia e con successo la sfida umanitaria dei rifugiati – ha affermato Giuseppe Gallo, responsabile dell’ufficio studi della Cisl – ma anche il ritorno del nostro Paese ad una crescita stabile di lungo periodo. Occorre una governance globale in grado di intervenire e pacificare le 27 aree di conflitti e di guerre operanti nel mondo”.

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