Cardinale Ravasi: sport è ascesi, cultura, educazione, linguaggio universale

“Lo sport autentico non è solo attività fisica, ma è parte di quella categoria generale che i greci chiamavano paideia, un processo di crescita, formazione, evoluzione personale che può portare all’euritmia tra corpo e anima, è dunque cultura”. Ha esordito così il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione, questa mattina nella sala stampa della Santa Sede, della prima conferenza mondiale su fede e sport, “Sport at the service of humanity” che si apre domani in Vaticano (5 – 7 ottobre) per iniziativa del Dicastero. Special supporters le Nazioni unite e il Comitato olimpico internazionale; partner fondatore il gruppo Allianz. “Lo sport – ha proseguito Ravasi spiegando l’interesse del Pontificio Consiglio per questo tema -, nell’esercizio fisico in cui si intrecciano corpo e anima è anche askesis, ascesi; richiede intelligenza, creatività e, come la musica, è un linguaggio universale sottolineato anche da Papa Francesco: una modalità di comunicazione che non ha bisogno di interpreti”. Sua matrice profonda “è il gioco”. Lo sport, inoltre, coinvolge la religione nel senso più ampio, ha fatto notare il cardinale ricordando che gli antenati delle Olimpiadi “i giochi correlati a Olimpia, erano atti di culto, di cultura ed erano anche un atto sociale e morale tanto che in occasione di quelle feste poteva accadere che si concludessero le guerre e si celebrassero le paci”.

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