Terremoto: Caritas Bolzano rilancia raccolta fondi e programma di sostegno a famiglie di agricoltori

La Caritas di Bolzano-Bressanone, che ha già inviato 430.000 euro per sostenere il programma destinato alle famiglie di agricoltori, rilancia la raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite. Nella riunione straordinaria delle Caritas umbre che si è tenuta ieri a Todi, cui ha partecipato anche il direttore della Caritas altoatesina Paolo Valente, è stata ribadita la volontà di restare accanto a quanti, per necessità o per scelta, decideranno di non spostarsi nelle strutture alberghiere messe a disposizione dallo Stato sul Lago Trasimeno o sulla costa adriatica. “Nonostante non abbiano più una casa, molte famiglie non possono e non vogliono lasciare campi e bestiame, dormono in macchina malgrado le temperature notturne siano vicine allo zero e lavorano tutto il giorno per salvare il salvabile” afferma Paolo Valente. La Caritas di Spoleto-Norcia e quella altoatesina stanno già conducendo un primo programma di sostegno a favore di una ventina di famiglie di agricoltori ma ora la situazione si è aggravata notevolmente. Questa settimana verrà eseguita una nuova mappatura dei bisogni e delle condizioni delle famiglie in zone che fino a qualche giorno fa non erano state interessate pesantemente dal sisma e martedì 8 novembre, nel corso di una riunione a Spoleto, sarà deciso un nuovo programma di aiuti sostenuto anche da tutte le Caritas del Nordest. Dopo la violenta scossa di domenica mattina, Norcia è in ginocchio: oltre 3.000 sfollati, il centro storico svuotato dai suoi abitanti, la Cattedrale di S. Benedetto sbriciolata, molte strade impraticabili. La gente è al limite della sopportazione dopo oltre due mesi di scosse. Molte famiglie accettano di trasferirsi in altre zone, molte altre vogliono rimanere per badare ai loro campi e ai loro animali.

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