Don Oreste Benzi: Ramonda (Apg23), a 9 anni dalla morte “va meditato, ma non in modo nostalgico”

Nove anni va, la notte tra l’1 e il 2 novembre, moriva don Oreste Benzi. A partire da questa sera il sacerdote dalla “tonaca lisa” verrà ricordato nella sua città, Rimini, e in molte altre città d’Italia e del mondo, nei 38 Stati in cui la sua opera si è diffusa ed è in continua espansione. Celebrazioni eucaristiche, spesso presiedute dai vescovi dei luoghi in cui si svolgono, ma anche opportunità di ripercorrere i passi di don Oreste incontrando quei poveri che lui era solito avvicinare in luoghi insoliti, magari lungo le strade della notte o vicino alle tombe di un cimitero. “Don Oreste va meditato, ma non in modo nostalgico – sottolinea Giovanni Ramonda, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) fondata da don Benzi –. Dobbiamo meditare il cuore di don Oreste e dire il nostro sì davanti a tutti i nuovi fronti di condivisione con i poveri e gli emarginati. Abbiamo un campo di azione stupendo che ci attende. I giovani vanno dove vedono la credibilità”.

Prosegue nel frattempo la causa di beatificazione del sacerdote riminese. A distanza di due anni dall’avvio, il giudice del processo, don Giuseppe Tognacci, fa sapere che “sono stati ascoltati 70 testimoni fra i cento citati dalla postulazione e altri 2 tra quelli citati d’ufficio” e preannuncia che, continuando con questo ritmo, la fase diocesana del processo si potrebbe chiudere entro il prossimo anno, che “grazie a Dio va a coincidere con il decimo anniversario della morte”. Info: www.donoreste.it

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