Società: Rini (“La Vita Cattolica”), da Calais a Mosul è “la disumanità al trionfo”

“Una umanità che non intende salvaguardare la vita di milioni di poveri che fuggono da situazioni di morte, che non sa/non vuole più mettere al mondo i figli, che non riesce a fermare il massacro di uomini innocenti, che prepara la propria morte distruggendo la vita del pianeta, non è più umana”. È quanto afferma Vincenzo Rini, direttore del settimanale diocesano cremonese “La Vita Cattolica”, nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero nel quale commenta alcune notizie degli ultimi giorni. Partendo dallo “sgombero di Calais, ‘la giungla’, da cui sono esportati, come oggetti ingombranti, migranti qui da tempo rifugiati in situazione disumana”. “Accanto a questo – prosegue Rini – la vicenda, tutta italiana, di due paesi del delta del Po, dove dodici profughe con i loro otto figli sono state respinte dalla popolazione con una notte di barricate”. “Un triste avvenimento di disumanità che la Chiesa locale ha prontamente bollato come ‘notte ripugnante’”, sottolinea il direttore, osservando che si tratta di “un fatto che disonora questa nostra Italia che, fino ad ora, si era dimostrata più accogliente di altri Paesi dell’Unione europea”. Poi c’è che “ogni anno nel nostro Paese cresce il gap tra nati e morti, con un ritmo che fa prevedere che tra 15 anni arriveremo a zero nascite”, aggiunge Rini, secondo cui “l’‘etnia’ italiana si avvia al suicidio programmato”. Un altro passaggio dell’editoriale è dedicato alla “guerra per la liberazione di Mosul dall’Isis”. “I folli islamici uccidono a migliaia i poveri civili, senza rispettare né donne né bambini; i liberatori intanto bombardano: civili muoiono a centinaia”, nota Rini, commentando che è “la disumanità al trionfo”. L’ultima notizia su cui si sofferma il direttore è che “il pianeta Terra si avvia alla morte per overdose di CO2”, “le temperature crescono fuori controllo e la terra, sempre più arida, muore”. “Cos’è che mette in relazione tra di loro questi dati, anzi queste tragedie?”, chiede Rini. “La risposta mi sembra semplice: trionfa la disumanità, che in questo caso significa distruzione dell’umanità, intesa in un duplice significato: umanità nel senso di insieme di tutti gli abitanti della terra e, allo stesso tempo, come virtù ‘umana’”.

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