Diocesi: mons. Cipolla (Padova), “trasparenza e responsabilità binomio da tradurre in azioni concrete”

“Se impariamo a gestire con responsabilità e trasparenza il nostro patrimonio, apriamo una porta al dialogo, la nostra parola diventa credibile e forse possiamo creare le condizioni per arricchirci tutti del Vangelo, che è il nostro vero e unico patrimonio”. Lo ha affermato questa mattina il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, nel corso della presentazione di “Devo fermarmi a casa tua… Rapporto annuale 2015”. “A tre anni dall’avvio di un processo di rivisitazione della Curia di Padova”, si legge in una nota, “un altro tassello arriva oggi a comporre il mosaico di una diocesi che desidera guardarsi dentro con chiarezza per poter meglio individuare i percorsi di Chiesa ‘in uscita’, rispondente al Vangelo di Gesù”. Di fronte ai membri degli organismi di comunione diocesani, mons. Cipolla ha sottolineato che quello di “trasparenza e responsabilità” rappresenta “il binomio che vogliamo provare a tradurre in azioni concrete”. “Sono atteggiamenti umani che ci ha ispirato il Vangelo di Gesù – ha aggiunto – ma che abbiamo imparato anche dal dialogo con la società intera alla quale siamo debitori perché ha spinto la Chiesa a comprendere meglio l’importanza di impegnarsi nel mettere insieme un bilancio serio e di renderlo pubblico, provocando in molti cristiani un processo che ha smosso intelligenza, volontà e sensibilità”. Il conto economico 2015 della diocesi di Padova si è chiuso con costi pari a 10.930.541 euro, ricavi per 10.475.934 euro e una perdita di esercizio di euro 454.607. “Il 20% dei costi – si legge nella nota – sono stati destinati a coprire le attività pastorali specifiche e di funzionamento” mentre “il 41% è rappresentato dai contributi erogati per la carità, il culto e la pastorale”. Nel 2015, la diocesi di Padova ha erogato per la carità 1.318.096 euro da contributi Cei; 935.885 euro per aiuti Caritas e 768.300 euro per le missioni, per un totale di circa 3 milioni e 22mila euro. A questi si aggiungono altri 2 milioni e 699mila euro devoluti a enti diocesani e parrocchie in forte situazione di difficoltà. Nel corso della mattinata, mons. Cipolla ha annunciato che in occasione della chiusura della Porta della misericordia della basilica Cattedrale, domenica 6 novembre, benedirà una “Porta della carità” in un appartamento, di proprietà della Curia diocesana. Sarà destinato a diventare un luogo stabile di carità: un’abitazione per persone bisognose, perché – ha detto – “i poveri sono i privilegiati della misericordia divina”. Sarà “un ‘ricordo vivente’ dell’Anno della Misericordia”, ha concluso.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy