Usura: mons. D’Urso (Consulta nazionale), per contrastare fenomeno “il dialogo tra istituzioni e associazioni non si fermi”

“Il fenomeno dell’usura che annienta la persona nella sua dignità è ben più ampio e complesso di quello che risulta dalle denunce del reato di usura”. Lo ha detto, oggi, il presidente della Consulta nazionale antiusura Giovanni Paolo II, monsignor Alberto D’Urso, alla tavola rotonda organizzata a Bari da Sos Impresa, che ha visto la partecipazione tra gli altri del vice-ministro Filippo Bubbico, del prefetto di Bari Carmela Pagano e del sindaco Antonio Decaro. “Il cammino della Fondazione antiusura San Nicola e Santi Medici parte da molto lontano, da quando padre Massimo Rastrelli oltre vent’anni fa è venuto a Bari a parlarci del fenomeno che stava strangolando la città di Napoli – ha ricordato D’Urso -. Da allora abbiamo iniziato un percorso di collaborazione interistituzionale di lotta all’usura. Percorso di dialogo che ha visto purtroppo negli anni delle interruzioni da parte di alcune associazioni. Le regole del gioco della collaborazione devono restare sempre le stesse, non devono assumere fazioni o colori partitici, al centro del nostro agire devono restare sempre i poveri e le famiglie indebitate”.

“Il fenomeno è sommerso, ma le cause sono note alle istituzioni – ha aggiunto D’Urso -. Prevenzione ed educazione alla legalità sono gli elementi fondanti di una politica efficace contro la piaga dell’usura, nella quale rientra anche il contrasto all’azzardo, che è una delle principali cause di indebitamento dei giovani e delle famiglie che sfocia nell’usura. Concordo con il ministro Giannini che ha paragonato la nostra battaglia a quella tra Davide e Golia. Ma se decidiamo di stare dalla parte di Davide, il dialogo tra il mondo delle istituzioni e delle associazioni non si deve fermare”.

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