Papa in Svezia: intervista su “La Civiltà Cattolica”. “Gesù mi ha salvato” e “mi ha dato la grazia della vergogna”

La vivacità delle comunità ecclesiali” dipende “dallo Spirito”, mentre ci sono “chiese invecchiate che sembrano essere interessate solamente a conservare il loro spazio” e “chiuse nei programmi”. Nell’intervista rilasciata a “La Civiltà Cattolica” e a “Signum”, Papa Francesco si sofferma sulla sfida per le Chiese in terre secolarizzate e sul pericolo del benessere che intorpidisce le coscienze e mette a tacere l’inquietudine. In particolare ai gesuiti svedesi lancia l’appello ad avere il cuore inquieto e strutture altrettanto “inquiete”. Interpellato sulle sue aspettative rispetto al viaggio, il Papa si esprime così: “La mia attesa è quella di riuscire a fare un passo di vicinanza, a essere più vicino ai miei fratelli e alle mie sorelle”. In chiusura di intervista, viene chiesto: “Chi è Gesù per Jorge Mario Bergoglio?”. La risposta: “Gesù per me è Colui che mi ha guardato con misericordia e mi ha salvato. Il mio rapporto con Lui ha sempre questo principio e fondamento. Gesù ha dato senso alla mia vita di qui sulla terra, e speranza per la vita futura. Con la misericordia mi ha guardato, mi ha preso, mi ha messo in strada…”.
“E mi ha dato una grazia importante – aggiunge il pontefice –: la grazia della vergogna. La mia vita spirituale è tutta scritta nel capitolo 16 di Ezechiele. Specialmente nei versetti finali, quando il Signore rivela che avrebbe stabilito la sua alleanza con Israele dicendogli: ‘Tu saprai che io sono il Signore, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto’. La vergogna è positiva: ti fa agire, ma ti fa capire qual è il tuo posto, chi tu sei, impedendo ogni superbia e vanagloria”.

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