This content is available in English

Olanda: le Chiese presentano il Rapporto povertà 2016, “aumentato il numero complessivo di richieste d’aiuto”

“Il numero complessivo di richieste di aiuto è aumentato da 39,481 nel 2012 a 49,474 nel 2015. Hanno trovato risposta 44,177 di esse (contro le 32,569 nel 2012)”. Questi i dati precisi contenuti nel rapporto “Povertà nei Paesi Bassi 2016”, settima edizione di un’indagine che fotografa i servizi e gli aiuti alla povertà che le parrocchie, le comunità e le istituzioni assistenziali di dieci diverse denominazioni cristiane offrono nei Paesi Bassi. Curato dalla Knooppunt Kerken en Armoede, piattaforma di collegamento tra istituzioni di matrice cristiana che si occupano di povertà, è stato presentato oggi a Utrecht dal vescovo di ‘s-Hertogenbosch monsignor Gerard de Korte e René Reuver, segretario della Chiesa protestante in Olanda. Il bisogno più diffuso è quello di soldi a fondo perduto (88.9%), per pagare le bollette o gli affitti; al secondo posto è la richiesta di generi di consumo (71.7%), al terzo è l’aiuto economico sotto forma di prestiti (51%). Ad aver bisogno di aiuto sono “gruppi sociali vulnerabili”: persone senza lavoro innanzitutto, poi le famiglie monoparentali, i richiedenti asilo, i malati mentali e gli over 65. Sono cresciute rispetto al 2012 le richieste di aiuto da parte di malati cronici o disabili, da chi ha debiti sui mutui, dai lavoratori autonomi”. Le Chiese olandesi hanno speso complessivamente oltre 36 milioni di euro per “alleviare la povertà”, 7 in più rispetto al 2013 nonostante “la diminuzione in tante Chiese del numero di fedeli, di organizzazioni caritative e di risorse economiche disponibili”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy