Minori: Save the Children, i bambini presenti 65 volte su 100 durante gli episodi di violenza nei confronti delle proprie madri

In Italia due figli su tre delle donne che hanno subito episodi di violenza tra le mura domestiche vi hanno assistito impotenti e in un caso su quattro ne sono stati coinvolti direttamente. Nel 2014 sono stati 50mila i casi di bambini che hanno subito gravi minacce dai partner violenti e aggressivi delle loro madri, come forma di ritorsione nei confronti di queste ultime . Sono i numeri della cosiddetta violenza “assistita”, ossia la violenza fisica o psicologica cui direttamente o indirettamente assistono i minori in contesti familiari diffusi in un comunicato da Save the Children che, per contrastare il fenomeno, ha inaugurato oggi a Ponderano, in provincia di Biella, il Centro “I Germogli”, un polo sperimentale di accoglienza dove i bambini e le loro mamme possono recuperare serenità ed essere sostenuti e accompagnati nel percorso di uscita dalla violenza domestica. “In Italia siamo di fronte a un aumento preoccupante del numero di violenze domestiche a cui i figli sono esposti: dal 60,3% del 2006, la quota è salita al 65,2% nel 2014 – commenta Claudio Tesauro, presidente di Save the Children Italia -. Nel nostro Paese, purtroppo, si fa tuttavia ancora troppo poco per contrastare questo fenomeno”. Il Centro di Ponderano ospita al suo interno una comunità mamma-bambino, che può accogliere contemporaneamente sei nuclei composti dalla mamma con i propri figli, e un gruppo appartamento per tre nuclei mamma-bambino coinvolti in percorsi di semi-autonomia. Qui, mamme e figli potranno ricevere supporto psicologico e avere accesso ad attività educative e laboratoriali, con l’obiettivo di restituire loro un senso di serenità nella propria vita dopo il trauma subito. All’interno della struttura è presente anche un polo di ricerca e documentazione per elaborare dati aggiornati sul fenomeno della violenza “assistita” nel nostro Paese e approfondirne le conseguenze. Il Centro di Save the Children è stato realizzato grazie al supporto della Daniele Agostino Derossi Foundation (Dadf), che ne ha reso possibile la progettazione e la piena realizzazione, e di Ikea Italia per l’arredo degli spazi, e sarà gestito in collaborazione con Esserci Cooperativa Sociale.

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