Migranti: mons. Tomasi, “in Europa non c’è invasione. Andare al di là dichiarazioni dei movimenti populisti”

“I numeri sono chiari: in Europa non c’è una invasione di migranti. Dobbiamo andare al di là delle dichiarazioni dei movimenti populisti, che usano la paura nei confronti dello straniero per raggiungere altri scopi”: lo ha affermato oggi  l’arcivescovo Silvano Tomasi, già Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu e ora rappresentante del Pontificio Consiglio Giustizia e pace, durante la conferenza stampa in Sala Stampa vaticana per la presentazione del terzo incontro mondiale dei movimenti popolari che si svolgerà a Roma dal 2 al 5 novembre, con la presenza di Papa Francesco. Il tema dei migranti e rifugiati sarà infatti oggetto di un panel importante all’interno dell’evento. Rispondendo alle domande dei giornalisti monsignor Tomasi ha osservato quanto l’Europa faccia “un po’ fatica a trovare una politica comune efficace” che risponda alle esigenze delle persone che arrivano sulle coste italiane e greche: “Sui numeri e le modalità di accettazione l’Europa manca un po’ di equilibrio – ha sottolineato -, perché l’aspetto più importante è capire invece come integrare queste persone”. Lampedusa e Lesbo, ha osservato, “non sono i confini di due Paesi ma rappresentano il confine d’Europa. Questo richiede una solidarietà europea che fatica ad esprimersi. Abbiamo il dovere di accogliere anche per ragioni legali, visto che tutti i Paesi europei hanno ratificato la Convenzione per i rifugiati. Non farlo rappresenta la violazione di un diritto. E abbiamo il dovere morale di accogliere le persone bisognose”. E’ quindi “responsabilità dell’Europa non lasciare sole l’Italia e la Francia” e “mostrare solidarietà concreta, perché i valori e i diritti umani vengano rispettati. Non ci sia contraddizione tra quanto si dichiara in teoria e l’urgenza storica di aiutare queste persone”.

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