(Bruxelles) La povertà, che oggi minaccia 119 milioni di cittadini europei, un quarto della popolazione dell’Ue, è stato il tema di fondo dell’assemblea della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) che si è conclusa oggi a Bruxelles. I vescovi dei 28 Paesi dell’Unione hanno parlato di povertà con Caritas Europa, con “rappresentanti dei poteri locali e della Commissione europea”, spiega la nota della segreteria Comece, e con alcuni volontari e ospiti di 5 organizzazioni cattoliche che lavorano a Bruxelles con i poveri. Gli esiti del lavoro di queste giornate saranno oggetto di un “documento comune che conterrà proposte concrete e che vuole orientare le politiche di lotta contro la povertà attorno alla dignità della persona umana”, anticipa la nota. “Camminare accanto ai poveri è un impegno della Chiesa”, ha sottolineato il card. Reinhard Marx, presidente Comece, e che “ciascuno abbia un posto in una comunità di pace e di prosperità” resta “l’obiettivo principale del progetto europeo”. Dai vescovi anche un “richiamo all’importanza per le istituzioni dell’Ue a essere veramente al servizio delle donne e degli uomini d’Europa, soprattutto i più vulnerabili” e un appello all’Europa perché torni a essere “comunità di solidarietà”; quanto alla Chiesa, in Europa “deve condividere il suo capitale di fraternità”. Dai vescovi giunge un rinnovato appello “per un regolamento europeo del diritto d’asilo che sia globale e sostenuto da tutti gli Stati membri”.