Tratta: card. Nichols (Gruppo Santa Marta), “migliaia di vittime salvate ma ancora tanto da fare”

Migliaia di vittime sono state salvate, negli ultimi due anni, dalla schiavitù della tratta ma c’è anche tanta “frustrazione” per ciò che deve essere ancora fatto, visto il continuo aumento di quella che Papa Francesco ha definito una vera “piaga sociale” che coinvolge in tutto il mondo uomini, donne e minorenni, sfruttati “approfittando della loro povertà ed emarginazione”: così il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles, ha introdotto oggi, davanti al Papa, i lavori dell’incontro del “Gruppo Santa Marta” contro la tratta di esseri umani (26-27 ottobre), voluto da Papa Francesco nel 2014 e che prende il nome dalla sua residenza. Il gruppo è un’alleanza di responsabili di polizia, vescovi, religiose, preti e rappresentanti di organizzazioni di tutto il mondo che operano insieme per sradicare il traffico di esseri umani e garantire cure pastorali alle vittime. Cerca di sviluppare inoltre strategie di prevenzione e di reintegrazione. All’incontro di oggi erano presenti un centinaio di delegati da 30 Paesi. Il cardinal Nichols ha parlato dei progressi fatti negli ultimi due anni nella lotta alla tratta, in termini “di azioni penali nei confronti dei criminali e cura delle vittime”. “Mentre migliaia di vittime sono state salvate e liberate – ha detto – si constata anche un crescente senso di frustrazione, che è anche positivo perché esprime la nostra forte determinazione a dare priorità all’eliminazione del traffico di esseri umani”. Tra i passi in avanti nei singoli Paesi il card. Nichols ha raccontato della Nigeria, dove le cause della tratta vengono combattute “con l’uso creativo della terra”; degli Stati Uniti e della Colombia, dove vengono usate “le più moderne tecnologie”; della “stretta collaborazione tra Chiesa e polizia” in Lituania ed Argentina. “Con angoscia – ha aggiunto – siamo venuti a sapere del commercio di organi umani e di parti del corpo su cui si sta lottando in Mozambico”, mentre grandi progressi sono stati fatti in Germania, Spagna e Polonia. Il card. Nichols ha sottolineato “l’importanza di cambiamenti legislativi nella lotta contro le moderne schiavitù e la condizione di particolare vulnerabilità dei bambini”. Ha poi espresso gratitudine alle Nazioni Unite, che hanno inserito lo sradicamento del traffico di esseri umani tra gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy