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Padre Jacques Hamel, il sacerdote barbaramente ucciso questa estate da due ragazzi radicalizzati in una chiesa di Rouen mentre celebrava la messe, diventa ponte di dialogo con l’Islam e profeta di pace. Ieri pomeriggio una delegazione dell’Università di Al-Azhar del Cairo ha visitato la Chiesa Saint-Etienne de Saint-Étienne-du-Rouvray. La delegazione – composta da 5 persone – fa parte della “Carovana della Pace”, un’iniziativa del Consiglio dei saggi musulmani al quale partecipano docenti universitari e religiosi. La delegazione era guidata dal professore Oussama Nabil, membro del Consiglio dei saggi musulmani, direttore degli studi francofoni e ricerche di islamologia all’Università di Al-Azhar nonché fondatore e direttore dell’Osservatorio di Al-Azhar, fondato nel 2015 per la lotta contro la diffusione di idee estremiste nel mondo musulmano. La delegazione è stata ricevuta da padre Pierre Belhache, responsabile delle relazioni con l’Islam per la diocesi di Rouen e dall’arcivescovo Dominique Rouen. Dopo la visita nella chiesa di padre Jacques, la delegazione ha incontrato un gruppo di attori del dialogo islamo-cristiano nel territorio della diocesi. Erano presenti membri del Consiglio regionale del culto musulmano e rappresentanti di associazioni che lavorano per il dialogo come Coexister e Fraternité Banlieues.
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L’arcivescovo Lebrun ha poi condotto personalmente la delegazione nella visita alla Cattedrale Notre-Dame di Rouen. “Avevo il timore di confrontarmi a Saint-Étienne-du-Rouvray con sentimenti di odio e desiderio di vendetta. E invece ho trovato uno spirito di fraternità e di amore, nonostante ciò che si è vissuto qui”, ha confidato il capo della delegazione di al-Azhar al quotidiano “Paris Normandie”, aggiungendo di essere venuti a Rouen con l’intenzione di portare un messaggio di “amicizia”.