Cardinale Bassetti: con le nuove scosse “le nostre popolazioni del Centro Italia sono messe nuovamente a dura prova”

“Mentre si iniziava a ricostruire, a ritornare alla ‘normalità’ dopo il terremoto dello scorso agosto, le nostre popolazioni del Centro Italia sono messe nuovamente a dura prova. Macerie che si aggiungono ad altre macerie, che questa volta, grazie a Dio, hanno risparmiato la vita a tante persone. È andato distrutto, purtroppo, un ingente patrimonio storico-artistico, memoria delle nostre ultrasecolari radici spirituali e culturali”. È il commento del cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale umbra (Ceu), a seguito del grave evento sismico della serata di ieri, con epicentro lungo la dorsale appenninica umbro-marchigiana, tra le province di Camerino e Perugia.
Il cardinale Bassetti è riuscito in nottata a mettersi in contatto telefonico con gli arcivescovi di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, e di Camerino-San Severino Marche, mons. Francesco Giovanni Brugnaro, esprimendo ai suoi confratelli affetto e vicinanza, condividendo le loro preoccupazioni per i disagi e le sofferenze provate dalle loro comunità. “Sono numerose le famiglie che hanno nuovamente la casa inagibile; avevano lasciato da poco le tende, mentre l’inverno è ormai alle porte – ricorda il cardinale –. Diverse chiese, gravemente lesionate dal sisma di due mesi fa, da ieri sera sono un cumulo di pietre”. L’inestimabile patrimonio storico-artistico dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, infatti, è stato ulteriormente compromesso.

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