Papa Francesco a Lund: in Svezia per commemorare la Riforma di Lutero. “Dal conflitto alla comunione. Insieme nella speranza”

È il viaggio internazionale numero 17 di Papa Francesco. Quello che farà in Svezia, dal 31 ottobre al 1° novembre, ha una chiara connotazione ecumenica: si svolgerà in occasione della commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma di Lutero. Non è un caso quindi che il motto scelto per questo viaggio “ecumenico” nelle terre di Scandinavia – dove Papa Giovanni Paolo II andò nel 1989 – è “From Conflict to Communion. Together in hope” (“Dal conflitto alla comunione. Insieme nella speranza”). Il viaggio è stato presentato questa mattina ai giornalisti in Sala stampa vaticana. La Svezia sarà il 26° paese del mondo a essere visitato dal Santo Padre: un paese dove il 67% della popolazione si dichiara luterana, il 20% atea o agnostica e dove vive un piccolo gruppo di 119mila fedeli cattolici, per lo più immigrati.

Il Papa partirà la mattina del 31 ottobre alla volta di Malmö, dove all’aeroporto internazionale della città sarà accolto dal primo ministro e dal ministro della cultura e poi si recherà nella residenza vicino a Lund dove alloggerà. Nel pomeriggio incontrerà nel palazzo reale re Carlo Gustavo e la regina Silvia e poi a piedi si traferirà nella cattedrale di Lund dove si celebrerà una preghiera ecumenica comune. Il trasferimento di Papa Francesco da Lund allo stadio di Malmö avverrà in pulmino insieme con il presidente e il segretario generale della Federazione luterana mondiale, monsignor Munib Younan e il rev. Martin Junge, e con il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Non è la prima volta che Papa Francesco viaggia in un pulmino, ha ricordato il direttore della Sala stampa vaticana, Greg Burke. Lo aveva già fatto all’indomani della sua elezione a Papa. “È un segno ecumenico – ha poi aggiunto – il viaggiare insieme”. Arriveranno così insieme allo stadio di Malmö dove sono previste, tra l’altro, 4 testimonianze curate da Caritas Internationalis e dal World Service, il corrispettivo organismo caritativo della Federazione luterana. Seguiranno i discorsi del vescovo Younan e di Papa Francesco. Dopo l’evento pubblico, sempre nell’arena il Papa saluterà le 30 diverse delegazioni ecumeniche presenti alla manifestazione. Il giorno dopo, Francesco celebrerà la Messa con la comunità cattolica svedese, sempre a Malmö, e farà quindi ritorno a Roma.

“La nostra speranza – ha detto questa mattina il rev. Junge – è di dare un segno ecumenico forte che dice che il nostro dialogo in questi anni è andato avanti e che la fiducia reciproca è cresciuta. Ci sono sul terreno ancora molti ostacoli da rimuovere ma i tempi sono maturi per muoversi dal conflitto alla comunione”. Il cardinale Kurt Koch, che presiede il dicastero vaticano per il dialogo ecumenico, ha sottolineato come in passato le commemorazioni hanno avuto sempre “toni trionfalistici e polemici. Oggi lo facciamo insieme” e questo è il frutto di “50 anni di dialogo”. Papa Francesco – ha aggiunto a questo riguardo il rev. Junge – “sta dando continuità al cammino dei suoi predecessori” che ha portato negli anni alla Dichiarazione congiunta sulla giustificazione nel 1999 e nel 2013 al Documento “Dal conflitto alla comunione”. “Ora Papa Francesco sta portando avanti il frutto di questo cammino, dando un potenziale per continuare a lavorare insieme”.

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