Donna, con un’età media di 27 anni, che ha un livello d’istruzione medio-alto e non partecipa alle vicende politiche, ma ha a cuore l’impegno civico per il proprio Paese. È questa la diapositiva del cosiddetto “volontario episodico” che traspare dalla ricerca dal titolo “Un nuovo approccio al volontariato: grandi eventi e partecipazione attiva”, eseguita dal Ciessevi di Milano e dal CsvNet e curata da un’équipe di ricercatori dell’Università di Verona, dell’Università di Pisa e della Cattolica di Milano. Lo studio ha preso in esame 2.376 volontari che hanno prestato servizio all’Expo dello scorso anno, con l’obiettivo di approfondire il fenomeno e la sua collocazione nello scacchiere tradizionale dell’impegno civico. “Il nostro obiettivo – afferma Stefano Tabò, presidente di CsvNet – era capire chi sono i volontari così detti episodici, che l’Istat stima essere 3,1 milioni in Italia e come la loro voglia di impegno civico possa essere compresa e supportata dalle realtà che quotidianamente sono in prima linea per il bene comune”. Tornando ai dati della ricerca, si scopre che il profilo tipo è quello di una donna, esattamente il 66% del totale, con un’età media pari a 27 anni e mezzo. Spiccano i residenti al Nord (72,6%), con un livello di istruzione medio-alto, e una percentuale di diplomati e laureati pari al 91,5%. Per quanto riguarda invece il tasso di religiosità dei volontari, il 38% pratica saltuariamente, mentre il 22% dichiara di non essere credente ma di partecipare a riti religiosi come funerali e matrimoni.