Conferenza episcopale sarda: documento sulla figura dei “padrini” e preparazione Settimana sociale a Cagliari

“Orientamenti generali sul ruolo dei padrini e delle madrine” e l’introduzione dei “testimoni” nei sacramenti del Battesimo e della Cresima: è stato uno degli argomenti al centro dei lavori della Conferenza episcopale sarda (Ces), riunita sotto la presidenza di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, presso il Seminario regionale a Cagliari, nei giorni 17-18 ottobre. Il tema è “sfociato – si legge ora in una nota della Ces – in un documento a firma di tutti i vescovi, rivolto ai sacerdoti e alle comunità parrocchiali della Sardegna”. Si tratta di “un tema molto sentito, e spesso fonte di malumori e malintesi nelle parrocchie e nelle relazioni tra parroci e fedeli. Gli orientamenti contengono alcune considerazioni di carattere generale sul significato e l’importanza di queste figure, nel contesto di una formazione permanente dei cristiani, in una pastorale non più finalizzata soltanto all’amministrazione dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, dentro una Chiesa fatta di cristiani autentici, non solo di battezzati”. “Tale funzione nel tempo si è appannata”. Il documento, “lungi dall’assecondare tale tendenza, vuole riaffermarne la portata e l’importanza”, vi si legge, “quale segno efficace della partecipazione del popolo di Dio alla crescita spirituale dei fedeli”.
La Ces ha poi affrontato il tema della 48ma Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Cagliari nei giorni 26-29 ottobre 2017, dal titolo “Quale lavoro vogliamo?”. A cura del Coordinamento regionale per la pastorale sociale e del lavoro, con il coordinamento di don Giulio Madeddu, si terranno sei laboratori seminariali su altrettanti temi, nelle diverse zone della Sardegna: Cagliari, per la diocesi di Cagliari, Oristano, per la diocesi di Oristano e Ales-Terralba, Iglesias, Nuoro per Nuoro e Lanusei, Sassari per Sassari e Alghero, Olbia per Tempio-Ampurias e Ozieri. Infine la Ces ha dato il proprio nulla osta all’introduzione del processo canonico diocesano per la beatificazione del sacerdote don Antonio Loi, della diocesi di Iglesias, ma nativo di Decimoputzu, dove morì giovanissimo nel 1964.

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