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Vescovi chiese orientali: incontro a Fatima. Card. Sandri, “anche europei sono stati migranti. Ricordarlo dal punto di vista ecclesiale”

“Siamo qui come Chiese orientali cattoliche in Europa perché anche noi abbiamo a cuore il futuro e l’identità di questo continente, e vogliamo camminare insieme ai vescovi della Chiesa latina per manifestare la comunione e la bellezza dell’essere tutti parte della Chiesa universale, che accoglie in sé una varietà di espressioni e tradizioni”. Lo ha affermato il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, prendendo parte all’incontro dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa, promosso dal Ccee (Lisbona-Fatima, Portogallo, 20-23 ottobre). Sul fenomeno migratorio, che ha toccato profondamente anche le chiese orientali cattoliche, il cardinal Sandri ha sottolineato come “l’europeo, italiano, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, polacco, ungherese.. è stato migrante. Di questo dobbiamo avere memoria, anche dal punto di vista ecclesiale”. Il cardinale prefetto riconosce che “a volte si è impreparati”, e non si conosce bene il retroterra dei migranti “per questo si applicano forme di riduzionismo minimalista” quale per esempio la messa in lingua araba ma secondo il rito latino e senza tenere conto delle differenti provenienze ecclesiali nelle quali “l’arabo è la lingua della vita quotidiana per lo più, ma non lo strumento di riconoscimento e di appartenenza ecclesiale”.

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