Morta dopo aborto: Gigli (Mpv), “evidente la caccia agli obiettori di coscienza”

“La caccia agli obiettori di coscienza è ormai tra gli sport preferiti di alcuni media e di alcuni politici del nostro Paese. La tragedia di Catania è solo l’ultimo caso, ma basta guardare cosa avviene in molte aziende sanitarie, dove i medici obiettori vengono discriminati nell’accesso alla professione o nelle carriere, attraverso concorsi riservati per non obiettori”. Lo ha detto Gian Luigi Gigli, capogruppo di ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’ in Commissione Affari Costituzionali della Camera e presidente del Movimento per la Vita Italiano, nell’aprire a Bibione i lavori del 36° Convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita e delle Case di accoglienza per le gestanti in difficoltà. Il Convegno è stato preceduto da un incontro dei responsabili della Rete europea dei Centri di aiuto alla vita e della rete americana di Heartbeat International. Gigli ha invitato gli oltre 500 volontari presenti “a essere consapevoli della propria identità e a costruire unità per rendere più efficace la missione accoglienza che ci caratterizza”. “Con la testimonianza delle opere – ha concluso Gigli – dobbiamo generare per tutta la società un futuro alternativo alla cultura dello scarto che non riconosce significato alla vita dei nascituri, dei disabili, dei profughi, dei morenti. In quest’opera dobbiamo costruire alleanze con tutti coloro a cui sta a cuore il destino dell’uomo e il futuro della democrazia in Italia”.

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