Immigrazione: Patriarca (Camera), “previsti 160.000 arrivi nel 2016. Rivedere la Bossi-Fini”

Il tema dei cosiddetti “migranti economici”, ossia quel 58% che non ha avuto accesso alle varie forme di protezione ma che rimane in Italia con il foglio di via, va affrontato “rivedendo la legge Bossi-Fini, consentendo l’accesso regolare in Italia per lavoro”: lo ha affermato oggi a Montecitorio Edo Patriarca, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta che la Camera ha istituito per verificare le condizioni del sistema di accoglienza e identificazione dei migranti. Il deputato ne ha parlato durante la tavola rotonda organizzata dal Masci in occasione della raccolta di firme per una petizione sul tema immigrazione. Patriarca ha fornito le cifre aggiornate che la Commissione riceve ogni settimana dal Ministero della Giustizia: “Il flusso medio è in aumento: nel 2015 sono arrivate 137.642 persone, quest’anno ad ottobre siamo già a 145.000, di cui il 70% uomini. Di questi, 19.429 sono minori. Probabilmente arriveremo a 160.000 entro la fine dell’anno”. Secondo Patriarca sono numeri gestibili: “In un Paese con 8.000 comuni vorrebbe dire tre-quattro migranti ciascuno. Purtroppo solo 500 comuni aderiscono al sistema Sprar di accoglienza richiedenti asilo, ci sono ancora molte resistenze”. Riguardo alle richieste dell’Europa di identificare i migranti allo sbarco tramite gli hotspot “siamo arrivati al 93-94%, oramai sono quasi tutti fotosegnalati”. Patriarca ha auspicato la creazione di “una struttura permanente di accoglienza e welfare che potrebbe essere usata anche per gli italiani senza casa”. Ha poi ricordato a chi polemizza che “su 1 miliardo di euro che il governo spende per i profughi la maggior parte delle risorse va agli italiani; i migranti prendono solo il pocket money di 2,5 euro: sono opportunità di lavoro per i giovani”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy