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Consiglio europeo: seconda giornata del summit. Governi divisi sulle migrazioni, ma chiedono di accelerare il Brexit

(Bruxelles) Riprendono i lavori del Consiglio europeo, dopo che nella prima giornata di ieri sono state varate le “Conclusioni” su relazioni esterne e migrazioni. In realtà si tratta di documenti tutt’altro che “conclusivi”: affermazioni di principio che spesso mettono in mostra visioni differenti tra i governi degli Stati membri. Al centro dei dibattiti figurano: Siria, Isis e Russia; accoglienza rifugiati; relazioni commerciali; Brexit. Il summit si chiuderà a metà giornata con le conferenze stampa della presidenza (Donald Tusk) e dei leader nazionali. Nelle conclusioni sulla politica estera si legge: “Il Consiglio europeo condanna fermamente gli attacchi perpetrati dal regime siriano e dai suoi alleati, in particolare la Russia, contro le popolazioni civili di Aleppo. Li esorta a porre termine alle atrocità e ad adottare misure urgenti per garantire l’accesso umanitario senza restrizioni ad Aleppo e ad altre regioni del Paese”. Il Consiglio europeo “chiede la cessazione immediata delle ostilità e la ripresa di un processo politico credibile sotto l’egida delle Nazioni Unite”. L’Ue “sta valutando tutte le opzioni a disposizione qualora continuassero le atrocità in atto”. I 28 rimangono divisi sulla risposta alle migrazioni, mentre sono per lo più d’accordo sull’accelerare i negoziati per l’uscita del Regno Unito.

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