Due seminaristi dell’arcidiocesi di Palermo saranno ordinati diaconi domani, sabato 22 ottobre, dall’arcivescovo monsignor Corrado Lorefice. Si tratta di Angelo Di Pasquale, 36 anni, della parrocchia di sant’Anna in Sciara, e di Antonino Governale, 27 anni, della parrocchia di san Gaetano-Maria Ss. del Divino Amore in Brancaccio. Il rito di consacrazione si svolgerà, a partire dalle 10.30, nella cattedrale di Vergine Maria santissima assunta. Di Pasquale, che ha prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri e ha partecipato anche a una missione all’estero per il mantenimento della pace, ha conseguito il baccalaureato in sacra teologia e ha iniziato il secondo anno di licenza in teologia pastorale. Inoltre, frequenta il master in pastoral counselling. “Non ho mai definito la mia vocazione adulta – afferma Di Pasquale – perché fin da piccolo ho avvertito la presenza del Signore nella mia vita. A un certo punto della mia vita mi sono arruolato per cercare di scappare forse, da questa chiamata”. Ma proprio nelle missioni di pace all’estero, “di fronte alle crudeltà più grandi di cui l’uomo è capace – prosegue – ho compreso che stavo sbagliando tutto nella mia vita. Ho ripreso in mano tutto e ho accolto la chiamata del Signore”. Antonino Governale, invece, ha alle spalle una carriera artistica come attore intrapresa dopo il liceo. Anche lui ha conseguito il baccalaureato in sacra teologia e poi ha superato il biennio di licenza in spiritualità alla Facoltà teologica dell’Italia meridionale a Napoli. “Al termine degli studi al liceo classico – racconta – ho cominciato a intraprendere a livello embrionale la carriera teatrale che volevo tramutare in una professione. Un maestro di recitazione mi voleva anche portare a Bologna per studiare all’Accademia e mi sentivo realizzato perché facevo sorridere gli spettatori”. “Evidentemente sono chiamato ad altro e sento tutto il peso per la responsabilità futura”, aggiunge Governale, che conclude: “mi piace ricordare che sarò ordinato nel giorno della memoria liturgica di san Giovanni Paolo II che da giovane faceva pure l’attore”.