In vista del referendum costituzionale del prossimo dicembre “non c’è una scelta pregiudiziale da parte della Chiesa che è in Venezia”. Lo ha affermato questo pomeriggio il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, intervenendo al convegno “Per conoscere il referendum costituzionale 2016” organizzato, a Mestre, dalla Fondazione Studium Generale Marcianum. Per mons. Moraglia, “l’appuntamento che ci attende il prossimo 4 dicembre non è di poco conto e non deve essere sottovalutato ma considerato un passaggio essenziale in rapporto al bene comune del Paese”. “Quando come cittadini siamo chiamati a scegliere in vista del bene comune, esercitando la nostra sovranità, rispondiamo a un ben preciso dovere morale”, ha proseguito il patriarca, sottolineando che “allora, documentarci di persona per esprimere un giudizio saggio e prudente è necessario per evitare un cambiamento fine a se stesso o l’immobilismo che paralizza, valutando al meglio ogni conseguenza del nostro atto”. “Avvicinandosi la data del referendum – ha osservato mons. Moraglia – si alzeranno verosimilmente i toni del confronto con il rischio di mettere in secondo piano gli argomenti fondamentali del dibattito”. Invece, è necessario “entrare nel vivo delle questioni” e “offrire elementi in vista di una scelta referendaria più consapevole”. “L’auspicio è che, come avvenne nell’elaborazione e approvazione sessant’anni fa dell’attuale Costituzione, anche oggi vi sia il contributo puntuale di tanti uomini e donne di buona volontà, e in particolare dei cristiani laici del nostro Paese, capaci ancora una volta di essere cittadini liberi, responsabili e capaci – ha concluso il patriarca citando la Gaudium et spes – ‘di illuminarsi vicendevolmente attraverso un dialogo sincero, mantenendo sempre la mutua carità e avendo cura in primo luogo del bene comune’”.