Diocesi: Taranto, Giubileo della cultura. L’arcivescovo, promuovere “la cura dell’ambiente”

“Da una cultura individualista possiamo passare ad una cultura del rispetto, dell’ascolto, della valorizzazione dell’altro, sino a giungere ad una cultura della ‘cura dell’altro’, chiunque egli sia. E particolarmente nel nostro territorio la cura delle persone, dei più poveri è inseparabile dalla cura dell’ambiente, della casa comune”. Lo ha detto l’arcivescovo della diocesi di Taranto, monsignor Filippo Santoro, durante il Giubileo diocesano della Cultura. Santoro ha ricordato anche le opere-segno di quest’anno giubilare che stanno per essere completate: palazzo Santacroce, alla spalle dell’episcopio, per dare rifugio ai senza fissa dimora e l’ex convento di clausura delle Carmelitane Scalze, in allestimento come centro di accoglienza per i migranti. La serata, a cui sono intervenuti don Antonio Rubino, vicario episcopale per la cultura ed il giornalista Rai Salvatore Catapano, è stata animata dal coro diocesano Paisiello e dall’orchestra Ico Magna Grecia, diretta dal Maestro Piero Romano. Le conclusioni sono state affidate al linguaggio del teatro, con la prima dell’opera “L’amore che trabocca” del regista Alfredo Traversa, già autore di ‘Nude’, sul tema della clausura e della rappresentazione italiana della vita di San Francesco de Geronimo.

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