Convegno Cei: Becchetti (economista), partecipazione e “sistema a quattro mani”

“Occorre passare da un mondo a due mani a un mondo a quattro mani: questa è l’essenza dell’economia civile. Il sistema a due mani non può più funzionare. Il sistema a quattro mani prevede: politica, un buon mercato, ma anche società civile/cittadinanza attiva e responsabile, e imprese creatrici non solo di profitto ma anche di sostenibilità”. Ne è convinto l’economista Leonardo Becchetti. Parlando al convegno promosso oggi a Roma dall’Ufficio Cei per i problemi sociali e del lavoro. Becchetti sottolinea il ruolo della società civile. “La leva, il protagonista più importante del cambiamento,  ciò che cambia realmente i comportamenti delle imprese – afferma – sono i cittadini con le loro azioni di acquisto. Tra queste il cosiddetto voto con il portafoglio, cioè che premia le azioni generatrici di benessere sociale sostenibile”. Quale esempio di ciò che i cittadini possono fare, Becchetti cita i mob come quello realizzato sul tema dell’azzardo “premiando due anni fa a Biella una barista che aveva deciso di togliere le slot dal suo locale. Da lì è nato un movimento virale, poi politico nel senso vero, che ha prodotto un’Italia no slot, tra cui il divieto di pubblicità sulle tv nazionali”. “Le quattro mani insieme – assicura – possono cambiare le cose”. Moltissimo può fare l’informazione: “dando informazioni sui comportamenti sostenibili delle aziende ci sono stati notevoli spostamenti di quote di mercato perché la gente premia, a parità di prezzo, le aziende socialmente responsabili”. Illustrando il percorso Next-sec. (scuola – università – lavoro), Becchetti conclude: “La sfida oggi è la generatività investendo su creatività, conoscenza, relazioni, e non possiamo tirarci indietro dalla sfida dei social”.

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