Consiglio europeo: Schulz (Parlamento Ue), “fermare il bagno di sangue in Siria”. Migrazioni: serve la solidarietà di tutti gli Stati

Bruxelles, 20 ottobre: i 28 leader Ue al tavolo del Consiglio europeo (foto SIR/UE)

(Bruxelles) “Mediante la mia voce, il Parlamento europeo vi porta un messaggio chiaro: la vostra priorità numero uno dev’essere di far cessare il bagno di sangue in Siria”. Martin Schulz, presidente del Parlamento Ue, interviene al Consiglio europeo con questo appello. “Occorre fare di tutto – racconta poi a giornalisti, all’uscita del summit dei capi di Stato e di governo – per aiutare la popolazione di Aleppo”. Schulz punta l’indice sulle “responsabilità” della Russia, che chiama in causa anche per il caso-Ucraina. Dinanzi ai 28 leader, Schulz esprime la posizione degli eurodeputati anche in materia di politica commerciale (favorevole, ad esempio, all’accordo Ceta con il Canada, osteggiato dal parlamento regionale della Vallonia) e afferma che un mercato aperto può creare milioni di posti di lavoro. “Purché sia un commercio equo”, che protegge il mercato Ue, le sue imprese, i suoi lavoratori e consumatori, evitando inoltre il dumping sociale. Schulz si sofferma quindi sul tema delle migrazioni e insiste: “Non si possono lasciare alcuni Stati isolati” ad affrontare i flussi crescenti da Medio Oriente e Africa. Invoca la “solidarietà tra gli Stati” per i ricollocamenti e sposa, così, la richiesta del governo italiano. Infine sul Brexit: “Non possiamo aspettare due anni, con il rischio di arrivare a definire i negoziati al momento delle prossime elezioni europee, nel 2019. Bisogna iniziare le trattative prima possibile”.

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