Cardinale Sandri: ai vescovi delle Chiese orientali cattoliche in Europa, “vogliamo camminare insieme ai vescovi della Chiesa Latina”

“Anche l’europeo, italiano, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, polacco, ungherese è stato migrante. Di questo dobbiamo avere memoria, anche dal punto di vista ecclesiale”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, aprendo a Lisbona l’incontro dei vescovi delle Chiese Orientali Cattoliche in Europa. “Siamo qui perché anche noi abbiamo a cuore il futuro e l’identità di questo continente – ha sottolineato Sandri – e vogliamo camminare insieme ai vescovi della Chiesa Latina per manifestare la comunione e la bellezza dell’essere tutti parte della Chiesa Universale, che accoglie in sé una varietà di espressioni e tradizioni”. Il prefetto ha ricordato che l’Europa “durante alcune crisi economiche ha visto partire milioni dei suoi figli, che si sono stabiliti in gran parte, nel continente americano, a Nord come a Sud”. “Ancor oggi troviamo veri e propri quartieri nelle grandi metropoli”, ha osservato, aggiungendo che “gli abitanti, che sono ben integrati nel luogo dove si trovano ora, ne conoscono i costumi e ne rispettano le leggi, non smarriscono le radici e le tramandano alle nuove generazioni” Nel suo intervento, il card. Sandri ha rievocato anche che nell’Est europeo “le chiese di tradizione bizantina sono nate e si sono sviluppate” ma “negli anni del dominio del socialismo sovietico e di sistemi affini nei Paesi satelliti, le sofferenze e le persecuzioni non sono mancate”. “Sofferenza più recente – ha aggiunto – è quella legata al flusso massiccio di fedeli proveniente dal Medio Oriente, in specie tra i figli della Chiesa melkita, siro-cattolica, caldea e, anche se in misura minore, armena”. “Come Chiese Orientali Cattoliche siamo qui anzitutto per dire grazie ai confratelli latini per l’ospitalità, l’accoglienza, l’amicizia sincera e i molteplici gesti di solidarietà concreta espressi nel corso degli anni”, ha concluso Sandri, aggiungendo che “per parte nostra, assicuriamo che i gerarchi delle Chiese Orientali Cattoliche continueranno nell’impegno o nella puntuale verifica, a garantire la piena collaborazione con i Pastori Latini”.

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