Cardinale Caffarra: “la speranza può guarirci dalla vertigine del vuoto assoluto del dopo-morte”

“La speranza ha la capacità di guarirci dalla vertigine del vuoto assoluto col quale il dopo-morte si presenta”. Ne è convinto il cardinale Carlo Caffarra, intervenuto oggi alla presentazione del libro del cardinale Camillo Ruini, “C’è un dopo? La morte e la speranza”. “La speranza cristiana è capace di far fronte alle sfide che la morte pone all’uomo?”, è per il porporato la domanda da porsi al termine della lettera del volume, che “non è retorica teologica, della quale è inflazionato il dialogo teologico”, bensì “un confronto rigoroso con chi non ha fede e non spera”, e la cui domanda fondamentale “è sulla consistenza della speranza cristiana”. Alla domanda se esista o meno “una immortalità felice”, ha detto Caffarra, “la risposta cristiana è l’eternità del paradiso o l’eternità dell’inferno”, e quest’ultima “è la più alta esaltazione della libertà dell’uomo e la rivelazione della stima che Dio ha di essa”. “La speranza indica la certezza dell’immortalità dell’anima, e questo implica la spiritualità dell’io”, ha proseguito il porporato: “La testimonianza cristiana sul dopo-morte ha una dimensione oggettiva e una soggettiva: la testimonianza senza convinzione è menzogna, la convinzione senza contenuto è fanatismo”.

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