Papa Francesco: udienza, cita Benedetto XVI, “dar da mangiare agli affamati è un imperativo etico”

“Il poco che abbiamo, se lo affidiamo alle mani di Gesù e lo condividiamo con fede, diventa una ricchezza sovrabbondante”. Con queste parole il Papa, al termine della catechesi dell’udienza di oggi, ha sintetizzato “l’insegnamento di quella pagina del Vangelo in cui Gesù, vedendo tanta gente che da ore lo seguiva, chiede ai suoi discepoli: ‘Dove possiamo comprare il pane perché costoro possano mangiare?’ E i discepoli rispondono: ‘È impossibile, è meglio che tu li congedi…’. Invece Gesù dice loro: ‘No. Date loro voi stessi da mangiare’. Si fa dare i pochi pani e pesci che avevano con sé, li benedice, li spezza e li fa distribuire a tutti”. “È una lezione molto importante per noi”, il commento di Francesco alla moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Dar da mangiare agli affamati è un imperativo etico per la Chiesa universale”, ha ricordato il Papa citando la Caritas in Veritate di Benedetto XVI: “Il diritto all’alimentazione, così come quello all’acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti. È necessario pertanto che maturi una coscienza solidale che conservi l’alimentazione e l’accesso all’acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni né discriminazioni”. “Non dimentichiamo le parole di Gesù: ‘Io sono il pane della vita’ e ‘Chi ha sete venga a me'”, l’appello finale di Francesco: “Sono per tutti noi credenti una provocazione a riconoscere che, attraverso il dare da mangiare agli affamati e il dare da bere agli assetati, passa il nostro rapporto con Dio, un Dio che ha rivelato in Gesù il suo volto di misericordia”.

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