“Dare una risposta di attuazione pratica e onesta dal punto di vista medico ai percorsi di accompagnamento pre-natale e post natale”. Questo l’obiettivo del primo incontro nazionale della Fondazione “Il cuore in una goccia”, in programma a Roma, da oggi fino al 16 ottobre (Hotel Mercure Roma West, Viale Eroi Di Cefalonia, 301). “Gli eventi che contemplano la perdita di un figlio comportano devastazioni psicologiche per tante donne, coppie e famiglie”, spiegano i promotori dell’iniziativa in una nota: la Fondazione risponde a queste fragilità proponendo “tracciati di riappropriazione della propria pace interiore, serenità e capacità gestazionale”. “La forza di questo servizio di condivisione medica e umana è sostenuta dalla consapevolezza che servire le fragilità della vita nascente significa proporre un valore trasversale a steccati ideologici e culturali per tendere la mano a chi ha il cuore ferito”, spiega Giuseppe Noia, responsabile dell’Hospice Perinatale-Centro per le Cure Palliative Pre-natali del Policlinico Gemelli e presidente della Fondazione, ricordando che il 15 ottobre in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale della consapevolezza del lutto perinatale. “L’esperienza della perdita di un figlio prima del parto o dopo il parto non è ancora fortemente avvertita dalla cultura attuale come una devastazione personale e familiare e sul piano psicosociale non si percepisce il forte impatto umano ed esistenziale di questa tremenda esperienza sulla psiche e sul vissuto relazionale delle donne, delle coppie e delle famiglie”, prosegue il comunicato, in cui si lancia un grido d’allarme sull'”emergenza depressiva nella quale sono coinvolte milioni di persone”, di cui il 70% sono donne.