Nuovi nazionalismi: Formigoni (Iulm), “politica ha perso capacità di controllo dei problemi”

“I nazionalismi sono gli esiti prevedibili della riduzione della capacità delle classi dirigenti di controllare i processi”. Ne è convinto Guido Formigoni, docente di storia contemporanea allo Iulm di Milano, intervenuto al convegno promosso oggi a Roma dall’Azione Cattolica sul tema: “Il diritto internazionale alla prova dei nuovi nazionalismi”. “La politica è reduce da una perdita di rilevanza trentennale”, la tesi del relatore, che ha fatto notare come “dopo la crisi degli Anni Settanta, la globalizzazione ha dato luogo ad un assetto tra politica, cultura e società in cui la politica ha perso la capacità di controllo dei problemi”. Tocca all’Europa, secondo Formigoni, “la gestione dei rigurgiti nazionalisti, con una strategia a più livelli”. “La politica è lo strumento che costituisce le identità”, ha spiegato l’esperto, “e che deve integrare col diritto le convivenze tra identità: è il come si costruisce l’identità che fa la differenza. L’identità può essere infatti conflittuale o riconoscere nell’altro qualcosa di se stesso”.

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