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Un lungo corteo accompagnato da 3mila persone ha attraversato stamattina le strade del centro di Ischia. Il corteo indetto dal Cudas (Comitato unitario per il diritto alla salute dell’Isola d’Ischia) è stato organizzato per la difesa dei servizi sanitari dell’isola. In testa al corteo il vescovo della diocesi di Ischia, monsignor Pietro Lagnese, e al seguito, sacerdoti, fedeli, associazioni. Ricordando che “la Costituzione all’art. 32 dice che la salute è un diritto fondamentale di tutti i cittadini ed in modo particolare va salvaguardata la salute delle persone indigenti”, per il presule, questa è “una battaglia a favore di coloro che non hanno le possibilità di curarsi, non hanno le possibilità per accedere a questo diritto, e per questo mi sembra che la Chiesa non possa venir meno a questa battaglia, non possa tirarsi indietro. Noi siamo con la gente di Ischia, con il popolo perché ci sembra una battaglia giusta e quindi l’appoggiamo in pieno”.
Oggetto della protesta di piazza di stamattina un’adeguata dotazione di personale medico, paramedico e tecnico per l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno; il miglioramento degli spazi del pronto soccorso; ammodernamento e ampliamento dell’ospedale; il potenziamento del centro di salute mentale ridotto in macerie; una sistemazione funzionale e decorosa del servizio di oncologia e potenziamento del personale assegnato; operatività del servizio dialisi h 24; adeguamento dei servizi territoriali alle esigenze della popolazione residente.