Comunicazione vaticana: mons. Viganò (Santa Sede), previsti podcast da scaricare

foto SIR/Marco Calvarese

“È possibile avere una comunicazione più adeguata della Santa Sede? È possibile una riforma senza licenziare personale? È possibile avere una riduzione dei costi?”. Sono queste le domande da cui si è partiti per progettare la riforma dei media vaticani. Lo ha spiegato stamattina monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della comunicazione della Santa Sede, nel suo intervento, a Roma, al Comitato dei presidenti e delegati del Copercom. “Il criterio apostolico – ha evidenziato monsignor Viganò – non significa buttare i soldi, ma trasformare i costi in investimenti”. Il piano di riforma, ha ricordato, si sta sviluppando in quattro anni e si completerà nel 2018. Nel 2015 c’è stato l’accorpamento del Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali con il Servizio internet e la Sala stampa della Santa Sede. Il 2016 è l’anno dell’accorpamento di Radio vaticana con il Centro televisivo vaticano: insieme costituiranno il “Content hub multimediale”. Il prefetto della Segreteria della comunicazione, dopo aver ricordato che Radio vaticana è costituita da 39 portali multimediali e che la parte radiofonica è costituita da 105, ha anche parlato di un potenziamento proprio di 105, dello sviluppo di un digitale terrestre nazionale e di un’app. “Quello che oggi viene trasmesso in onde corte diventerà un podcast che le Chiese locali potranno scaricare”, ha sottolineato Viganò.

Il prossimo anno è previsto l’accorpamento della tipografia vaticana con l’Osservatore romano e il servizio fotografico. Il 2018 infine sarà “l’anno del consolidamento istituzionale e logistico di questo intero processo di riforma”. Un’altra novità è che “il personale è tutto in sharing”, cioè “ciascuno potrà occuparsi della radio come del portale”. Insomma, “non ci saranno più orticelli”. D’altra parte, si punta anche molto sulla formazione con corsi e master ad hoc alla Lumsa, alla Lateranense e alla Luiss. Nel processo di riforma “sono 9 le istituzioni coinvolte e questo ha comportato, fino al 6 giugno 2016, il coinvolgimento di 341 persone, 155 riunioni, 484 ore di confronti, per spiegare, chiarire, valorizzare le persone”.

copercomvigano13ott2016_0097_resize

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy