Brasile: cordoglio dei vescovi per l’uccisione di due sacerdoti. “Testimoni del vangelo”

“Noi continueremo a fare quello che ha fatto padre João Paulo: proclamare il Vangelo di Gesù Cristo ed essere suoi testimoni, difendere la vita, portare la pace e la fratellanza. Cambiare questo mondo violento, ingiusto, in una dimensione più umana, in armonia e per una convivenza fraterna”. Così si esprime il vescovo di Rondonópolis-Guiratinga (Mato Grosso, Brasile), dom Juventino Kestering, in seguito alla morte di padre João Paulo Nolli, 35 anni, scomparso sabato e trovato morto il giorno successivo. Secondo l’agenzia Fides la polizia ha fermato i presunti omicidi mentre cercavano di vendere alcuni oggetti appartenenti al sacerdote, e questi hanno confessato il furto finito in omicidio. I tre giovani tossicodipendenti di 17 anni, cui padre Nolli aveva accettato di dare un passaggio lungo una strada di periferia, lo hanno derubato del portafoglio, dell’auto e del cellulare, ma la polizia sta ancora indagando sui motivi dell’omicidio. Si tratta del secondo sacerdote brasiliano ucciso in questi giorni. Padre Francisco Carlos Barbosa Tenorio, 37 anni, era stato trovato morto la mattina di domenica scorsa, 9 ottobre, lungo la strada RJ-081, a Nova Iguaçu, nella regione di Baixada Fluminense, stato di Rio de Janeiro. Monsignor Luciano Bergamin, vescovo di Nova Iguaçu, ha reso noto che padre Francisco era parroco di Nostra Signora di Lourdes, nel quartiere di São Benedito a Nova Iguaçu, “dove era amato dai fedeli e non aveva nemici”. “È stato un buon parroco e amato dal suo popolo. Tutto porta a credere che sia stata una rapina conclusa in omicidio. Una pugnalata al lato del cuore ha ucciso il nostro fratello. Purtroppo è un altro segno della violenza che vive la nostra Baixada, macchiata di tanto sangue”, ha affermato mons. Bergamin.

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