“Traguardi sociali”: Costalli (Mcl), “l’Europa si salva dal populismo soltanto se unita e solidale”

“L’Europa si salva soltanto se unita e solidale”. Lo scrive Carlo Costalli, presidente del Movimento cristiano lavoratori, nell’editoriale del prossimo numero di “Traguardi Sociali” pubblicato in anteprima nel sito dell’Mcl. “Negli ultimi tempi si è parlato spesso dell’Europa che non c’è, delle sue difficoltà e, talora, della sua incapacità nell’affrontare e risolvere questioni urgenti e fondamentali. Lo spettacolo che offre l’Ue spesso è sconfortante: i tanti piccoli egoismi, la volontà di primeggiare di alcuni, l’incapacità di assumere decisioni ragionevoli sui grandi drammi a partire dai profughi e dagli immigrati, la mancanza di una visione sul ruolo e sul futuro dell’Unione”. Tutto ciò, sottolinea Costalli, “ha inevitabilmente alimentato il populismo: il nuovo spettro che si aggira per l’Europa. Un populismo che va combattuto”. Ma “non si può essere timidi nella costruzione dell’Ue e poi lamentarsi della lontananza dell’Europa, non si può inseguire o essere blandi nei confronti dell’antieuropeismo e poi utilizzare Bruxelles come alibi politico”. Per Costalli “il tempo dello scaricabarile è finito. Siamo un grande Paese, fondatore dell’Unione e contribuente netto del bilancio comunitario e, diciamolo chiaramente, per noi l’adesione all’euro era, e resta, una scelta lungimirante, che ci ha salvato dal default”. In Italia, ricorda, “abbiamo un debito pubblico veramente esagerato che non può essere affatto sottovaluto. Un debito pubblico che è aumentato considerevolmente anche con il governo Renzi, perché la politica e il sistema economico e sociale sembrano scientificamente strutturati per spendere soldi pubblici”.

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