Papa Francesco: a Christian World Communions, “quando i terroristi perseguitano i cristiani” non fanno distinzioni

“Quando i terroristi o le potenze mondiali perseguitano le minoranze cristiane o i cristiani, quando fanno questo non si domandano: ‘Ma tu sei luterano? Tu sei ortodosso? Tu sei cattolico? Tu sei riformato? Tu sei pentecostale?’, no. ‘Tu sei cristiano’. Loro riconoscono uno solo: il cristiano”. Lo ha detto il Papa, nel discorso pronunciato oggi interamente a braccio e rivolto ai partecipanti alla Conferenza dei Segretari del “Christian World Communions”, organizzazione internazionale di incontro di famiglie di Chiese con comuni radici teologiche e storiche, ricevuti nell’Auletta Paolo VI prima dell’udienza generale in piazza San Pietro. “Il nemico non sbaglia, sa bene riconoscere dove è Gesù”, ha proseguito Francesco descrivendo “l’ecumenismo del sangue”: “Oggi ne siamo testimoni, e penso ai frati ortodossi copti sgozzati sulle spiagge della Libia per esempio: sono nostri fratelli. Loro hanno dato testimonianza di Gesù e sono morti dicendo: ‘Gesù aiutami!’. Con il nome: hanno confessato il nome di Gesù”. “Ecumenismo della preghiera, ecumenismo del cammino ed ecumenismo del sangue”, i tre binari attorno a cui si è articolato il discorso del Papa. “Gesù è con noi, Gesù è in cammino con noi”, ha esordito Francesco: “Queste cose mi fanno riflettere e mi pongono due domande: io sono capace di credere che Gesù è con noi? Io sono capace di camminare con tutti, insieme, anche con Gesù? Tante volte pensiamo che il lavoro ecumenico è soltanto quello dei teologi. Per questo è importante che i teologi studino, si mettano d’accordo ed esprimano il disaccordo. Ma, nel frattempo,  l’ecumenismo si fa in cammino. E in cammino con Gesù, non con il mio Gesù contro il tuo Gesù, ma con il nostro Gesù”. “Il cammino è semplice: si fa con la preghiera e con l’aiuto agli altri”, ha spiegato il Papa soffermandosi sull’ecumenismo della preghiera, “gli uni per gli altri e tutti per l’unità”. Infine, c’è “l’ecumenismo del lavoro per tanti bisognosi, per tanti uomini e donne che oggi soffrono ingiustizie, guerre… queste cose terribili. Tutti insieme dobbiamo aiutare. La carità verso il prossimo. Questo è ecumenismo. Questa è già unità. Unità in cammino con Gesù”, ha concluso Francesco.

 

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