La domanda stimata di un milione di alloggi per giovani “genera un potenziale di 4 miliardi di canoni annuo e un mercato dei servizi da 400 milioni l’anno, tra servizi professionali e manutenzione”. Esordisce così Carola Giuseppetti, direttore generale della Società italiana di iniziative edilizie e fondiarie (Sidief) che ha promosso oggi a Roma, insieme a Banca d’Italia, il convegno “Verso la casa taxi? La domanda abitativa dei giovani”. “La domanda residenziale sta cambiando – spiega Giuseppetti -. Si consolida una nuova domanda di locazione e di locazioni brevi, non solo per studio ma anche per lavoro”. “In Italia – avverte – gli alloggi ci sono, ma il prodotto non è adeguato e lo sviluppo del mercato è ostacolato non solo dall’assetto patrimoniale frammentato (assenza di grandi proprietari gestori), ma anche da elementi di criticità come la scarsa flessibilità dei contratti, la carenza di agevolazioni fiscali, introdotte a favore dei proprietari privati, ma non di quelli istituzionali, e soprattutto da gravi problemi legati agli sfratti”. Oggi i giovani cercano spazi piccoli e pronti, connessi e poco costosi. Il modello vincente è quello tedesco: un mix vincente di qualità dell’offerta, agevolazioni fiscali, contratti di lavoro agili e garanzie dei diritti che produce “un tasso di sfitto basso e canoni stabili”. Per l’esperta, in Italia è essenziale una progettazione strategica per un prodotto “smart” dove “le case vengono messe in rete, la gestione professionale viene premiata e si pone l’obiettivo della riqualificazione”.