Giovani e casa: Cannari (Banca d’Italia), nel 2015 il 32% dei mutui ad under 35. Migliorare accesso a credito e mercato affitti

“Nel 2015 poco meno del 32% dei mutui sono stati erogati a debitori con meno di 35 anni, una quota di circa 10 punti percentuali inferiore a quella di dieci anni prima”. Lo afferma Luigi Cannari, vicecapo dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, intervenendo al convegno “Verso la casa taxi? La domanda abitativa dei giovani”, promosso questa mattina a Roma dalla Banca d’Italia (che lo ospita) e dalla Società italiana di iniziative edilizie e fondiarie (Sidief). “La casa è la principale forma di investimento del risparmio degli italiani – spiega Cannari -. Quasi il 70% delle famiglie vive in una abitazione di proprietà; il 14% possiede altre abitazioni”; tuttavia l’instabilità e la discontinuità lavorativa dei giovani; il deterioramento delle retribuzioni reali, soprattutto nella fascia anagrafica 20- 34 anni; la diffusione del lavoro a tempo parziale, “tra i più giovani nella maggior parte dei casi involontaria”, rendono loro problematico l’accesso al credito, perché ritenuti dalle banche “a maggiore rischiosità”, e quindi al mercato dell’abitazione. Di fronte alla diminuzione della quota di mutui erogati ai giovani per l’acquisto di abitazioni, secondo l’economista occorre “riflettere sugli interventi per un diverso sfruttamento del patrimonio esistente e per adattare dimensione, costi e forme di finanziamento delle abitazioni alle nuove esigenze familiari”; ma bisogna inoltre “migliorare la funzionalità del mercato degli affitti per facilitare la mobilità sul territorio e per andare incontro alle esigenze abitative dei giovani con percorsi lavorativi precari e maggiori difficoltà di accesso al credito”.

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