Giovani e casa: Breglia (Sidief), 1,8 milioni di abitazioni vuote. Far incontrare domanda e offerta

Nei capoluoghi italiani esiste un patrimonio di 1,8 milioni di case vuote; se i giovani si allineassero alla media europea avremmo una domanda di almeno un milione di alloggi, ma occorre “far incontrare domanda e offerta”. Lo afferma Mario Breglia, presidente della Società italiana di iniziative edilizie e fondiarie (Sidief), intervenuto in apertura del convegno “Verso la casa taxi? La domanda abitativa dei giovani”, promosso questa mattina a Roma dalla Banca d’Italia (che lo ospita) e dalla stessa Sidief. “La locazione residenziale è una sorta di ‘caro estinto’ – osserva – ma da un anno a questa parte c’è una maggiore attenzione al riguardo. Occorre mantenere sempre vivo questo tema, in particolare perché nel dibattito pubblico  la questione giovani-casa è residuale”. “Della triade lavoro-casa-famiglia che un tempo ispirava la vita dei giovani – si chiede l’immobiliarista – oggi che cosa rimane? Solo la casa, non più raccordo tra lavoro e famiglia, ma il tema è complicato”. Nel nostro Paese il 62,5% dei giovani vive ancora con i genitori, contro una media europea del 48,1% e del 32,1% negli Stati uniti. “Dobbiamo aiutare i giovani a uscire dalla famiglia ma bisogna mettere il mercato immobiliare nelle condizioni di andare loro incontro”, avverte Breglia facendo notare che se i giovani italiani si dovessero allineare alla media europea avremmo una domanda di almeno un milione di alloggi, per la maggior parte nei capoluoghi. “Il solo patrimonio di case vuote nei capoluoghi – conclude – è di 1,8 milioni di case. Il tema è far incontrare domanda e offerta”.

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