Messico: nasce Rahamim, rete di religiosi e religiose impegnati contro la tratta

Azioni di accompagnamento delle vittime della tratta e di prevenzione sostenute da una miglior conoscenza e studio della realtà e formazione. Questo l’obiettivo di Rahamim (Viscere di misericordia), neonata rete messicana delle religiose e dei religiosi (Cirm) impegnati contro la tratta di persone. Da diversi anni Talitha Kum (TK), rete mondiale della vita religiosa contro la tratta, era in dialogo con la Conferenza dei religiosi del Messico (Cirm), per promuovere la collaborazione e il lavoro in rete. Dal 18 al 24 settembre, questa collaborazione ha portato alla realizzazione del primo corso di formazione per religiose contro la tratta, coordinato da suor Carmela Gibaja Izquierdo, rappresentante di Talitha Kum per l’ America latina e coordinatrice di Red Ramà; suor Eurides Alves de Oliveiera, coordinatrice della Rete Um Grito pela Vida; e dal formatore Stefano Volpicelli. Hanno partecipato 30 religiose provenienti dal Messico e dai paesi confinanti. Il Messico è profondamente segnato dalla violenza di organizzazioni criminali ed è paese di origine, transito e destinazione di vittime di tratta: donne, bambini, popolazioni indigene, persone con disabilità, migranti e Lgbt, messicani e trafficati dall’America centrale e del sud. Di  fronte all’uccisione di tre sacerdoti e alla campagna elettorale per il presidente degli Stati uniti con la questione migratoria e la minaccia di costruire nuovi muri, la Conferenza dei religiosi del Messico (Cirm) ha deciso di creare la Rete Rahamim, parte della Cirm e membro di Talitha Kum che ora conta 19 reti in tutto il mondo, impegnate a promuovere nel proprio paese e nel mondo intero azioni di prevenzione, protezione e assistenza alle vittime e di advocacy contro la tratta in tutte le sue forme.

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