Cardinale Montenegro: “Dio ha sempre una parola di amore, di misericordia e di tenerezza”

“La grata resta sempre grata, ma i fiori ci dicono che, se sappiamo guardare fuori, può esserci qualcosa di bello. La misericordia di Dio è capace di superare il muro di cinta ed entrare nelle vostre celle”. Sono le parole rivolte ieri dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, ai detenuti del carcere cittadino di Petrusa, dove ieri ha aperto la Porta Santa. “Vi porto il saluto di Papa Francesco – ha detto l’arcivescovo nell’omelia -. L’Anno giubilare è l’occasione per chiedersi quale posto occupa il Signore nella nostra vita e come possiamo donare agli altri l’amore di Dio. Anche Gesù è stato un carcerato, non vuole che nessuno di voi abbia a sentire la sua lontananza. Dove c’è un uomo che si trova in una situazione particolare, Lui è sempre presente. Gesù è riuscito a perdonare chi lo ha crocifisso. È un Dio col cuore in mano, con le mani aperte, che ha sempre una parola di amore, di misericordia e di tenerezza”. “Fare l’Anno di Giubileo per voi che siete qui – ha aggiunto – è sentire che siamo accompagnati dalla tenerezza di Dio. Se riusciamo a sentirla, potremo cambiare il nostro cuore. Fidatevi di Dio, mettetelo nella vostra vita”. Per Dio, le parole di Montenegro, “nessuno è mai segnato. La verità è che Dio col suo amore ci aiuta e ci permette di essere prezioso e utile ai suoi occhi. Anche le grate non possono coprire completamente il cuore, perché Lui è venuto a liberarlo da tutto ciò che diventa zavorra”.

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