Diocesi: Monreale, a marcia della pace l’imam di Palermo riconosce il valore del Natale e del presepio

“Gesù nell’Islam è spirito di Dio. I musulmani ben conoscono il valore della la festa del Natale e non sono disturbati da simboli o eventi ad esso collegati. Quando pretestuosamente si vuole impedire ad una comunità religiosa piccola o grande, maggioritaria o minoritaria, di testimoniare la propria appartenenza si manifesta un esclusivismo che nulla ha di religioso, nulla ha di civile, nulla ha di giusto”. Lo ha detto Ahmad ‘Abd Al-Majid Macaluso, responsabile per la Sicilia della comunità religiosa islamica, che il 2 gennaio ha partecipato a Carini alla marcia per la pace organizzata dall’arcidiocesi di Monreale. All’iniziativa hanno preso parte circa duemila persone. Tra queste l’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi, un rappresentante della Comunità ebraica, il pastore della Chiesa valdese metodista di Palermo, l’archimandrita del Patriarcato ortodosso di Mosca, i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e i membri varie associazioni cattoliche e laiche. Per mons. Pennisi la presenza di rappresentanti delle Chiese cristiane e delle religioni monoteistiche “è un segno eloquente del contributo che il dialogo ecumenico e interreligioso può dare per la pace nel mondo e per l’unità di tutta la famiglia umana”. Commentando nell’omelia il messaggio del Papa per la Giornata mondiale della pace, il presule  ha ammonito: “Contro la globalizzazione dell’indifferenza, la città degli uomini raggiunta dall’annuncio del bambino Gesù , la cui nascita realizza la gloria di Dio e la pace fra gli uomini, deve ritrovare la sua armonia: la solidarietà deve prevalere sul tornaconto, la giustizia sull’illegalità; il lavoro deve essere riscattato dallo sfruttamento, la dignità del lavoratore riconosciuta e tutelata; la convivenza civile deve essere affrancata dalla disperazione e dalla paura”.

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