Polonia: Cracovia, iniziativa per migliorare la pastorale dei malati. Nascono i gruppi di cura spirituale

“Ogni ospedale è un luogo particolare di evangelizzazione”, ricordano i medici fondatori dell’Associazione di cure spirituali in medicina di Cracovia. Per migliorare la pastorale dei ricoverati, l’associazione propone di creare dei gruppi di cura spirituale composti da volontari adeguatamente preparati, guidati da un sacerdote o un diacono. “Il servizio dei cappellani in ospedale per molti malati è insostituibile, ma soprattutto nelle grandi cliniche il numero dei sacerdoti non è sufficiente”, ribadiscono i promotori dell’iniziativa, osservando che “in un grande ospedale visitare tutti i piani con la proposta di confessione e il Santissimo non permette di fermarsi per parlare e offrire ai malati un colloquio di conforto di cui hanno tanto bisogno”. I membri dell’associazione, come Piotr Grajewski, sono consapevoli, inoltre, che una pastorale adeguata debba essere garantita anche ai pazienti non cattolici e non cristiani “bisognosi di sostegno nei momenti difficili”. Malgorzata Krajnik, dell’Istituto di cure paliative a Bydgoszcz, rileva: “Ciò che è più difficile per il medico non è la malattia o il dolore fisico del paziente, ma la sua sofferenza spirituale che non può essere placata con i medicinali; è quindi necessario trovare delle persone adatte a suffragare i cappellani”.

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